Il celebre attaccante campano ha rilevato ai microfoni di Sky Sport le ragioni del suo ritiro
Fabio Quagliarella, attaccante originario di Castellammare di Stabia, dà il suo addio al calcio giocato. Il centravanti da 182 reti in oltre 500 presenze in Serie A appende gli scarpini al chiodo, chiudendo a 40 anni una carriera ricca di soddisfazioni.
Dopo esser rimasto senza squadra ad agosto, “Quagliagoal” ha dichiarato di essere “in condizioni fisiche inaccettabili per scendere in campo adesso“. Dichiarazione che non lascia spazi a trattative, nonostante in seguito abbia ironizzato sulla possibilità remota che “arrivi qualcosa“.
Oltre alle tantissime maglie indossate (ben 8, ndr), tra cui quelle blasonate di Napoli, Juventus, Sampdoria, Torino, Udinese, Fabio ha rappresentato anche un riferimento offensivo della Nazionale italiana, figurando in tutte le categorie Under e scendendo in campo ben 28 volte con l’azzurro della Nazionale maggiore.
I 3 scudetti vinti impreziosiscono il suo palmares, ma ciò che lo renderà immortale nel mondo del calcio italiano saranno i suoi goal “impossibili“, impressi nella mente di ogni sportivo.
Infine, l’incertezza sul suo futuro è chiara, ma non è da escludere la possibilità di incarichi dirigenziali nel calcio e – perchè no – di un clamoroso ripensamento!